Come fare lead generation su facebook e instagram

Si chiama lead generation quell’insieme di strategie grazie alle quali chi vende un bene, o un servizio, riesce a indurre i propri potenziali clienti a interagire con le “réclame” lasciando per esempio i propri dati di contatto e, quindi, dando modo di costruire una lista di potenziali acquirenti. Ma cos’è esattamente, e come fare lead generation su facebook e instagram?

Innanzitutto devi sapere che si tratta di una declinazione (relativamente) nuova del vecchio e classico marketing. A essere più precisi… Si tratta di una serie di “trucchetti”, se così vogliamo chiamarli, che permettono a chi si fa pubblicità sui social di ottimizzare il proprio marketing! Come recita Wikipedia, «la Lead Generation è quindi un potenziale utente che decide di lasciare i suoi dati in cambio d’informazioni o comunque sia di qualcosa che gli possa servire realmente».

Lo scopo della lead generation è stilare una lista di possibili clienti interessati e quindi con una certa propensione all’acquisto del prodotto offerto. Si tratta di un risultato che presuppone una “scrematura” a monte! Il che vuol dire che quel particolare messaggio non è rivolto a tutti quanti, ma solo ad alcuni consumatori che rispondano a certi parametri di profilazione.

| Potrebbe interessarti anche: Guida alla Seo on page & Guida alla seo Off page

Come fare lead generation su Facebook e Instagram: tutto quello che devi sapere

Persone creative sedute al tavolo nella sala riunioni – Come fare lead generation su facebook e instagram

Prima di entrare nel dettaglio su come fare lead generation su facebook e instagram, è importante conoscere alcune funzionalità base che ci aiuteranno ad ottimizzare la nostra campagna per quei determinati clienti interessati al nostro prodotto. Se vogliamo aumentare il numero dei contatti che arrivano ai nostri messaggi pubblicitari su Facebook e su Instagram, è vitale mettere in campo efficaci strategie di lead generation.

Da questo punto di vista (sia Facebook che Instagram) sono due piattaforme che al momento raccolgono i numeri più alti in termini di generazione di contatti di potenziali clienti, e quel che più conta a costi non certo esorbitanti. “Questo è possibile per via dei numerosi strumenti di ottimizzazione che mettono a disposizione queste due popolarissime piattaforme di social media marketing“.

Prendiamo la strategia-tipo“. Pubblichiamo le nostre inserzioni (può trattarsi di postvideocaroselli e così via) e il nostro obiettivo è dirottare traffico sulla “landing page” (pagina di atterraggio) nella quale promuoviamo il nostro prodotto o servizio.

Chiaro che costruire una efficace landing page non è faccenda semplice e banale, ma è essenziale. Una landing page fatta come si deve deve offrire ai potenziali clienti tutte le informazioni che gli possono servire in caso decida di acquistare.

Si deve dare modo al cliente (si spera che lo diventi) di riflettere bene sulla sua scelta prima di inviarci le sue informazioni di contatto! Potrà scaricare dei contenuti, iscriversi a newsletter e così via.

Quando impostiamo i parametri della campagna di traffico, possiamo scegliere tra traffico e conversioni”. Se stai già tenendo sotto controllo gli eventi di conversione (per esempio la compilazione di un modulo di contatto oppure il “riempimento” del carrello), puoi scegliere la seconda opzione.

Ma se hai un account nuovo e non hai monitorato gli eventi, devi partire scegliendo “traffico” e solo dopo “conversioni”. Facebook permette di iniziare campagne solo dopo che è stato generato un certo numero di lead.

Come acquisire contatti alla svelta: le campagne lead ads

Primo piano di una mano da uomo che tiene un cellulare rivolto verso la fotocamera – Come fare lead generation su facebook e instagram

Se l’obiettivo, com’è ovvio, è generare alla svelta nuovi contatti, può essere davvero molto utile adoperare le cosiddette “campagne Lead Ads”, che al principio si potevano sfruttare solo su Facebook, ma che ormai da tempo sono disponibili pure su Instagram e LinkedIn.  “Si tratta di acquisire nuovi contatti senza bisogno di predisporre una landing page apposita“. È arrivato il momento di vedere più da vicino di che cosa si tratta…

Succede in buona sostanza che gli utenti vedono le nostre inserzioni, fanno clic sul bottone CTA (Call to Action) e così facendo possono per esempio iscriversi a una newsletterscaricare una brochure informativachiedere un preventivo e così via. In termini più pratici, i potenziali clienti “premendo” sul pulsante CTA si ritrovano alle prese con un modulo di contatto in cui i dati necessari sono già precompilati, per lo meno quelli già noti a Facebook e questo non è un vantaggio da poco.

Dopodiché basteranno un paio di altri clic nell’inserzione e avremo un nuovo lead, ovvero un nuovo potenziale cliente. “Questo sistema, è evidente, presenta dei vantaggi per l’utente, che non sono costretti a compilare a mano” i campi (o per lo meno alcuni di essi)”. Insomma, con questo approccio facciamo perdere al nostro potenziale utente solo il tempo minimo indispensabile, non di più.

La cosa non è indifferente, soprattutto se stiamo agendo attraverso un dispositivo mobile. Il vantaggio principale di questo approccio, lo ripetiamo, è che si possono acquisire nuove informazioni di contatto senza dovere imbarcarsi nella costruzione di una pagina di atterraggio.

E QUINDI: PERCHÉ NON USARE SOLO LE INSERZIONI LEAD ADS?

Nel decidere se ci conviene puntare sulle lead ads, molto dipende dalla natura del prodotto o servizio che vogliamo vendere. A volte una singola inserzione non basta a descrivere compiutamente il prodotto.

Se il nostro mestiere è vendere automobili, per esempio, la semplice iscrizione alla newsletter vale molto meno di una richiesta di test drive per un particolare modello di veicolo. Ecco perché in alcuni casi la landing page può essere decisamente la scelta più azzeccata per generare nuove lead.

Come creare una campagna Lead Ads su Facebook e Instagram: i passaggi da eseguire

Primo piano visto dall’alto di una ragazza con le mani appoggiate sulla tastiera del portatile

I passi da seguire non sono troppo complicati. Il primo consiste nello scegliere (nella pagina Gestione Inserzioni di Facebook) l’obiettivo “Generazione di contatti”Dopo di che, una volta scelto il proprio obiettivo, ci si potrà dedicare alla “creazione del messaggio per la creazione della campagna pubblicitaria“. È possibile mettere insieme testo, immagini, un titolo e ovviamente un pulsante per la chiamata all’azione (CTA).

L’ultimo passo consisterà nel creare un collegamento tra il modulo di contatto e l’annuncio pubblicitario. Se non si dispone di moduli già pronti (creati in precedenza), si parte scegliendo una immagine di sfondo, un titolo e un minimo di testo (un elenco puntato, per esempio). “Questo passo serve a selezionare gli utenti“.

Se ribadisci i concetti già espressi nel testo dell’annuncio, aumenta la probabilità che il modulo sia riempito solo da clienti davvero interessati“. Poi si selezionano i campi da riempire, aggiungendo magari delle domande un po’ più personalizzate. Nella logica già evidenziata sopra (far “faticare” l’utente il meno possibile), sarà utile inserire campi già precompilati.

Come si sceglie il “target”

Donna d’affari bionda in ufficio che lavora con il computer portatille e lo sguardo rivolto verso la fotocamera

Scegliere il target della propria campagna pubblicitaria, equivale in buona sostanza a fare l’identikit della cosiddetta “buyer persona. Insomma, dobbiamo definire a chi vogliamo indirizzare la nostra campagna. Chi è il nostro acquirente ideale? Che cosa fa? Dove vive? Quanti anni ha? È maschio? È  femmina? Su quali piattaforme digitali trascorre il suo tempo libero? Come si informa? Conosce già il tuo prodotto?

È chiaro che solo sapendo queste cose possiamo, come dire, “tagliare su misura” i nostri annunci pubblicitari. Questo sia su Facebook che su Instagram: in caso li puoi adoperare tutti e due, per massimizzare il risultato, che poi in ultima istanza consiste nell’intercettare tutti i tuoi potenziali clienti e possibilmente fidelizzarli.

Con orrendo neologismo, disegnare questo identikit si chiama “targetizzazione”. Ora, in questo campo le scelte sono vastissime.  Possiamo definire un target per interessi: si tratta di uno strumento-base che tutti gli inserzionisti hanno adoperato almeno una volta.

Oppure possiamo scegliere il “remarketing”: si tratta in sostanza di stare dietro ai visitatori del nostro sito che hanno compiuto azioni rilevanti: per esempio aggiunto prodotti al carrello, scaricato brochure e così via. Faremo inserzioni mirate tenendo conto dei loro interessi come dimostrati attraverso le loro azioni. Possiamo anche usare, molto banalmente, gli elenchi del telefono (o degli indirizzi email).

Un’altra possibilità è il “lookalike”. Si tratta di uno degli strumenti di targetizzazione più efficaci. Si mettono a disposizione di Facebook gli utenti che hanno visitato il nostro sito, quanti hanno sottoscritto la newsletter, i fan della pagina e così via.

Un altro modo ottimo per definire l’identikit del nostro cliente ideale, infine, può essere far leva sulle interazioni“! In questo modo si raggiungono solo gli utenti che hanno reagito ai tuoi post: per esempio quanti hanno guardato per intero uno dei video che hai postato.

Leave a Comment